Scrive Silvia: Trentacinque anni fa una studentessa piena di belle speranze fece un viaggio che considerava molto avventuroso attraversando l’Inghilterra in lungo e in largo. L’accompagnava un ragazzo che parlava poco ma che le piaceva molto e insieme passavano da un treno all’altro con il sacco a pelo sulle spalle, cercando di districarsi in un mondo che allora, per due italiani, era diversissimo e un po’ mitico. Quella ragazza ero io e il giovane taciturno è poi diventato mio marito. Di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima, ma quel viaggio è sempre rimasto indelebile nella nostra mente. Abbiamo girato per quasi un mese, un po’ foraggiati dai soldi dei genitori e ogni tanto con qualche soldino che guadagnavamo in lavoretti improbabili.
Qualche mese fa ci siamo detti: ma perché non proviamo a ripetere quell’esperienza. Detto, fatto. Fra pochi giorni partiamo e ripercorreremo più o meno lo stesso viaggio, però in dieci giorni, con la carta di credito in mano e prendendo l’aereo e poi un’auto a nolo. Lo so che lo spirito non è più quello del viaggio misterioso, ma mi piace comunque tantissimo l’idea di vedere come sono cambiati i posti dove siamo stati e di tornare sul “luogo del delitto” con il mio “ragazzo” dopo così tanti anni.
2 Comments
Sicuramente troverete tanti luoghi trasformati dal tempo, come i vostri occhi dopo tanti anni insieme. Allora eravate due ragazzi, oggi è bellissima l’idea di ritornare più carichi di anni e ancora insieme, anche voi trasformati dal tempo. Al vostro ritorno, proverete a raccontarci il vostro viaggio della memoria?
Ciao Silvia e buon viaggio ad ambedue!
cara Silvia,
auguri di buon viaggio e Vi aspettiamo al Vs. ritorno con il racconto