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8° Convegno mondiale sull’invecchiamento attivo

A partire da domani 13 sino a venerdì 17 agosto avrà luogo a Glasgow, in Scozia,  l’8° World Congress on Active Ageing <http://www.wcaa2012.com/>, importante appuntamento in cui esperti di varie nazionalità parleranno di benessere e di attività fisica, così come di capacità cognitive e di condizioni di salute. Relazioni scientifiche, testimonianze dirette e dimostrazioni concrete comporranno il menu del Convegno.  Gli abstracts delle relazioni sono pubblicati sul Journal of Aging and Physical Activity (JAPA).

“This world congress will celebrate the diversity of ageing, the benefits and availability of physical activity and exercise opportunities for those entering old age.  It is especially targeted to those in the transitional phase with a highlight on the oldest and frailest population.  Scientists, practitioners and experts from a range of professional interests and disciplines will come together to promote Active Ageing.   
The congress will be of interest to those working in the biological, behavioural and social sciences as well as the fields of medicine, physical and recreational therapy, health, sport and exercise sciences, health education, leisure and recreation and the social and caring services.”

Il Convegno si tiene ogni quattro anni e si aggiunge, nell’anno che l’Unione Europea ha dedicato all’invecchiamento attivo e alla solidarietà tra generazioni, a numerose altre manifestazioni su temi analoghi che si stanno svolgendo in molti paesi europei. In Italia una importante manifestazione sull’argomento, dal titolo Festival delle Generazioni, si svolgerà a Firenze il prossimo 13 e 14 ottobre.

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Nuotare !

“Se mi avessero detto, fino a qualche anno fa, che sarei andata in piscina a nuotare, anche in vasca grande, non solo non ci avrei creduto, ma mi sarei fatta le pazze risate. Ma … mai dire mai!
Ho una forte scoliosi, che mi procura dolori notevoli quando cammino e l’ortopedico mi ha detto chiaramente, circa quattro anni fa, che, se non avessi fatto nuoto (dorso e stile) avrei dovuto subire un’operazione difficile e pericolosa. Io non avevo mai nuotato, avevo una rigidità inimmaginabile, una terribile fobia, PANICO assoluto e assoluta incapacità a muovermi nell’acqua, ma … aut aut: fra le due paure ho scelto la minore: sono andata in piscina, con che disagio e con che paura si può facilmente immaginare. Non riuscivo a lasciarmi andare neanche in vasca piccola, nell’acqua bassa. Poi, pian piano (ricordo varie tappe in cui qualcosa cambiava nel mio atteggiamento nei confronti dell’acqua), guidata da istruttori bravissimi, che hanno rispettato i miei tempi e guidata anche dalla mia ostinazione a non mollare, HO IMPARATO. Una delle mie amiche che nuotano già da tempo, ha esclamato:”Ma tu nuoti anche con la testa sott’acqua, mentre io non riesco a farlo!” Sono già due anni che nuoto, ora anche DOVE NON SI TOCCA!! E a mare ORA mi diverto davvero. Non diciamo mai che a “una certa età” non si può più imparare, che “certe cose si imparano da giovani e poi non è più possibile”. Bene: io a sessant’anni ho imparato a nuotare! I miei amici che conoscono bene i miei precedenti, hanno gridato al miracolo! :-)”     Complimenti Rosaria !

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Lo sport dei senior

“L’inattività fisica ? Uccide quanto il fumo” titolava pochi giorni fa un articolo di Eva Perassi su Corriere Salute riprendendo uno studio scientifico riportato da The Lancet. “Ogni anno 5,3 milioni di persone morirebbero nel mondo a causa dell’inattività fisica” è l’allarmante notizia. In particolare, con l’età si opta per stili di vita più sedentari e questo riguarderebbe soprattutto le donne.  “Ci si dimentica di svolgere anche il minimo indispensabile di attività fisica quotidiana. Pari, sostengono gli esperti, a circa 30 minuti di passeggiata blanda almeno 5 giorni a settimana, o a 20 minuti di sport almeno 3 volte a settimana”.

Il sito my-personaltrainer.it spiega con dovizia di particolari che i benefici derivati da una costante attività fisica nella terza età migliorano una serie di organi e di funzioni fisiologiche, in particolar modo quelle dell’apparato locomotore, cardiocircolatorio, respiratorio e nervoso, senza dimenticare i miglioramenti sulla capacità di autocontrollo, di concentrazione, sulla capacità volitiva e di rilassamento.

Ma sarebbe sbagliato pensare che chi fa un po’ di sport e di attività fisica tra i senior sia incentivato solo da una speranza di invecchiamento in salute. La motivazione oggi probabilmente più forte per dedicarsi ad uno sport (sia pure in forma blanda) è la ricerca di benessere. “Faccio sport ergo mi sento bene” è la nuova certezza indubitabile. Il wellness prima di tutto !

Quali sono secondo te gli sport più adatti per un over 50-60 ?  Tu quale sport pratichi ?

Nuoto ?

Corsa ?

Ciclismo ?

Camminate a passo sostenuto ?

Ginnastica in palestra ?

Tennis ?

Golf ?

………..

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Tempo di vacanze

“Estate difficile per gli over 64, metà non fa vacanze” Così titolava pochi giorni fa TM News  http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20120709_00001.shtml.     “A rivelarlo – prosegue sempre TM News – sono i dati del sondaggio Confesercenti-Swg. A passare la stagione più calda fra le mura di casa sarà infatti quasi la metà degli over 64 (il 48,40%) più di 6.300.000 persone. Quasi tre su dieci (il 27,80%) quest’anno hanno scelto di non partire a causa della crisi economica; a questi si aggiunge quel 20,60% della popolazione over 64 che non è solita andare in vacanza d’estate. Anche chi parte non scialerà: il 13,60% degli over 64 andrà in vacanza, sì, ma per meno giorni del solito, mentre il 12,20% si godrà le ferie cercando di spendere meno.”

E’ presumibile che nella fascia 55-64 anni il reddito disponibile per le vacanze sia mediamente un poco più alto dato che circa il 40% di questa fascia di età lavora, ma anche qui – in linea con quello che succede in tutta la società – la crisi si fa sentire e i budget per le vacanze si assottigliano.

Estate non più necessariamente sinonimo di vacanze quindi. Città che rimangono più popolate anche d’estate, sessantenni che cercano servizi essenziali e svaghi sotto casa e abitazioni di tutti i giorni da rendere il più possibile confortevoli per fronteggiare i caldi di stagione.

Ma quelli che si possono concedere di cambiare aria cosa fanno ? A parte la gettonatissima soluzione della seconda casa (al mare, in collina, in campagna, in montagna, al lago, al paesello d’origine, dai parenti e dagli amici, da soli o con i nipotini), le novità non mancano.

  Innanzitutto gli over 55-65 che hanno meno vincoli da calendario sono tra i primi che stanno imparando a svicolare dall’alta stagione: allargano lo sguardo da giugno a settembre e si sono fatti furbi prendendo in considerazione anche la primavera e l’autunno per i viaggi di turismo vero e proprio.  Per la quattro giorni nella capitale europea sono diventati abili quasi quanto i ventenni nel trovare il low cost più conveniente, anzi trovare l’occasione on line è forse diventato uno degli stimoli principali ad uscire dall’ignoranza digitale.

Ma anche sulle soluzioni vacanziere ci sono delle sorprese. Ad esempio non mancano coloro che partecipano ai viaggi-avventura: basta farsi un giro nei siti di Avventure nel mondo o di Turisti per caso per capire che i cinquanta-sessantenni non disdegnano, per dire, l’avventura nel deserto sahariano o nel Ladakh indiano.

E poi il mezzo di locomozione stesso può fare una vacanza diversa dal solito.  Il treno, ad esempio. Girare per l’Europa prendendosi il gusto di tempi non stressati e con una spesa di viaggio sostenibile è oggi possibile grazie alla tessera Interrail riservata agli over 60 http://www.muoversinsieme.it/archive/2010/06/07/interrail-anche-ai-sessantenni-per-globetrotter-slow.html

O la crociera. Come racconta Gianni Rotondo di Royal Caribbean intervistato da Altra Età, senior e crociera è un binomio azzeccato: “Bisogna fare una premessa sul concetto stesso di senior, che è cambiato negli ultimi anni. La definizione di senior si sta annacquando. Oggi gli over50 sono persone che viaggiano e lo faranno ancora per vent’anni; non ricercano solo vacanze relax, ma proposte che offrano anche sport e avventura. Per quanto riguarda le nostre crociere gli over50 sono poco meno del 25%, un dato che è in crescita, anche a causa del contesto di invecchiamento italiano” http://www.altraeta.it/news/item/548-royal-caribbean-e-il-tempo-delle-crociere

Insomma, anche se con meno soldi in tasca, noi baby boomers non abbiamo voglia di rinunciare alle vacanze e ai viaggi, questo l’industria del turismo lo sa ed è sempre più attenta a proporci un’offerta dedicata.  Anche per le scelte più tradizionali, come ad esempio quando booking.com, la principale agenzia di prenotazione alberghi on line, per ognuno degli alberghi che propone correda la proposta con i commenti dei clienti definiti “coppie mature”.

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Viaggi e dintorni

La cartolina d’altri tempi del sessantenne prevedeva una persona che preferiva la sedentarietà al viaggio, la rassicurazione che viene dai luoghi conosciuti rispetto alla scoperta di mondi nuovi, l’immobilità allo spostamento.

Sono, queste, preferenze tuttora manifestate in modo evidente dalle persone che hanno raggiunto la vecchiaia, ma che non si attagliano per niente alla maggior parte dei senior 55-70enni di oggi. E in alcuni casi neppure ad ottantenni ancora vitali e in salute. Una mia amica cinquantenne cha vorrebbe ogni tanto lasciare la figlia piccola alla mamma ottantaduenne non riesce mai nell’intento dato che la “nonnina” ogni volta è in viaggio nei posti più lontani del mondo. Insomma, la vita nuova dei senior è sempre più spesso all’insegna della mobilità.         Che tipo di mobilità ?  Ce n’è di tutti i tipi.

Partiamo dalla più semplice: il movimento fisico. Camminate, escursioni, biciclettate da soli o in compagnia. A volte è soltanto la mezz’ora per evitare l’arrugginirsi di ossa e giunzioni, altre volte è passione che occhieggia al professionismo (avete presente i gruppi di cinquanta-sessantenni che scorazzano in bicicletta sulle strade statali e provinciali attrezzati di tutto punto, o i baldi settantenni che un passo dopo l’altro macinano i più impervi sentieri di montagna?)

Oltre al movimento fisico, lo spostamento è anche trasferimento da un’abitazione ad un’altra.  L’80% degli italiani abita in casa di proprietà e in aggiunta non sono pochi quelli che hanno la possibilità di frequentare anche altre abitazioni: i più benestanti (che sono in proporzione più numerosi tra gli over 55 che nel resto della popolazione) possiedono anche una seconda casa,  molti hanno qualche parente (con annessa abitazione) che in qualche momento dell’anno li ospita al paesello d’origine, altri hanno amici che li invitano, qualcuno non rinuncia a qualche giorno in albergo Che sia un avanti e indietro per il weekend o che sia uno spostamento una tantum di qualche giorno o settimana, fatto sta che chi può non disdegna per niente nemmeno questo tipo di spostamento, senza particolari remore per i disagi connessi.

E poi c’è il viaggio vero e proprio. Il low cost prenotato in largo anticipo evitando l’alta stagione, qualcuno con la formula tutto compreso e qualcun altro con il “fai da te”, nella capitale europea o verso qualche meta lontana o provando la crociera, i senior viaggiano. Visto l’aria di crisi che tira, viaggiano con meno soldi a disposizione e con più attenzione a quante volte si tira fuori di tasca il portafogli, ma nell’insieme la voglia di viaggiare resiste.

Zainetto e scarpe comode, il senior, anche quello che apprezza la tranquillità e si crogiola nell’impigrirsi, non pensa che sia ancora arrivato il momento di limitarsi a guardare il panorama dalla poltrona di casa sua.

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Danzare

“…Di recente a queste due dimensioni (cognitivo ed emotivo) si è aggiunto anche lo sviluppo motorio, che ormai si è scoperto essere determinante per invecchiare bene… si è cominciato a dire: mi raccomando, camminate. Anzi, l’ultima è: danzate ! Ma non è solo una moda, è una cosa seria. Ci sono tanti studi che dicono che questa attività è veramente decisiva. Danzare significa fare del movimento libero corporeo, ma anche socializzare, ascoltare la musica, svilupparsi cognitivamente avendo la possibilità di parlare, di dialogare…. Insomma, lo sviluppo va sempre pensato insieme cognitivo, emotivo e anche motorio.”

(tratto da E. Oggioni, “I ragazzi di sessant’anni”, Mondadori, maggio 2012, “Il punto di vista della psicologa: conversazione con Ottavia Albanese”, pag. 188)

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