Relazioni sociali – Buone pratiche
Le buone pratiche sono presentate secondo un ordine che riproduce la frequenza di risposta ottenuta nella prima parte dell’indagine: all’inizio dell’elenco quindi puoi leggere le pratiche con maggior frequenza, in fondo le pratiche segnalate con minor frequenza. Dopo aver cliccato su “sono d’accordo” o su “sono in disaccordo” comparirà un numero che indica le risposte ricevute on line in questa seconda parte dell’indagine.
I comportamenti, le abitudini, le regole e i pensieri che nell’esperienza dei senior “funzionano” positivamente e si rivelano efficaci riguardo alle relazioni con gli altri sono:
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coltivare i rapporti con gli amici (ad esempio: avere una cerchia di amici cari, frequentare gli amici di vecchia data, comportarsi da buon amico, sentire e vedere frequentemente gli amici di sempre, godere dell’amicizia che altri ti donano, dar valore alle amicizie non superficiali, non dimenticare i vecchi rapporti, condividere esperienze e racconti, avere amici di tutte le età, avere con gli amici momenti di divertimento e di relax, condividere con gli amici il bello e il brutto, ecc)
mantenere rapporti con buoni conoscenti (ad esempio: avere buoni conoscenti nei luoghi frequentati per diletto o per studio, frequentare conoscenti per svolgere attività di comune interesse o passare una serata in allegria, incontrarsi con buoni conoscenti con cui abbandonarsi a giovialità e risate, frequentare conoscenti per giocare a carte, vedere conoscenti e parlare di politica, mantenere nel tempo rapporti cordiali)
aprirsi a nuove conoscenze (ad esempio: aprirsi senza essere eccessivamente selettivi purché vi siano interessi comuni e dialogo vero, relazionarsi e comunicare con tutti quelli con cui è possibile, conoscere molte persone eterogenee e fare nuove amicizie, intessere nuovi rapporti con compagni di viaggio, ecc)
mantenere rapporti con ex colleghi e colleghe di lavoro
Solo se ne hai veramente voglia
curare i rapporti di vicinato
curare i rapporti di vicinato solo se ne hai veramente voglia
ascoltare gli altri
Ascoltare gli altri. Lo metterei tra i primi posti: ascoltare il prossimo significa mostrare interesse. Questo atteggiamento di empatia dovrebbe favorire l’avvicinamento tra gli individui.
valorizzare i contatti umani e non darli per scontati
coniugare i rapporti sociali che si intrattengono con azioni di volontariato
essere disponibili, generosi e altruisti
concordo su tutto!!!!!
Anche in questo caso sono d’accordo su tutto se … Se si sta bene profondendo energie per gli altri, se si è portati al volontariato, se non si fa tutto questo per una sorta di senso del dovere che ci ha accompagnati tutta la vita, se non è una forma di fuga da se stessi. Perchè per me vale sempre la regola della ‘scrematura’. Non è più il tempo dei compromessi e del ‘si fa perchè si deve’.
Avere interesse per il prossimo
Essere disponibili altruisti con molta moderazione, selezionare un po’ le persone che si frequentano per tutelarsi da tristezze e depressioni. E’ un brutto vizio di certe persone parlare di malattie proprie e altrui, di lutti,essere lamentose per le infelicità della vita. Anche chi è sempre in cerca di appoggi morali, di compagnia e chi con abilità usa la manipolazione per ottenere quello che desidera. E’ bene sfoltire le frequentazioni ai guai nessuno sfugge ma ci sono tante cose belle. Pochi ma buoni .
Mi permetto osservare che tra le relazioni sociali non è contemplate nuove relazioni sentimentali e sessuali con nuovi partern. Una svista?
Ho 64 anni e fa piacere incontrare gente come voi, che ha voglia di fare.