Volontariato – Buone pratiche
Le buone pratiche sono presentate secondo un ordine che riproduce la frequenza di risposta ottenuta nella prima parte dell’indagine: all’inizio dell’elenco quindi puoi leggere le pratiche con maggior frequenza, in fondo le pratiche segnalate con minor frequenza. Dopo aver cliccato su “sono d’accordo” o su “sono in disaccordo” comparirà un numero che indica le risposte ricevute on line in questa seconda parte dell’indagine.
I comportamenti, le abitudini, le regole e i pensieri che nell’esperienza dei senior “funzionano” positivamente e si rivelano efficaci in tema di volontariato sono:
Vuoi partecipare? leggi le istruzioni
in generale, far parte di associazioni ed organizzazioni che svolgono attività di volontariato
insegnare e aiutare altri nello studio, utilizzando la propria esperienza lavorativa o in generale le proprie competenze (ad esempio: insegnare l’italiano ai migranti, insegnare ad altri senior nelle università della terza età, assistere dei ragazzi nello svolgimento dei compiti, seguire degli alunni nel loro percorso scolastico, insegnare a giovani e giovanissimi sport che si sono praticati, ecc)
sostenere attivamente associazioni ed organizzazioni che prevedono un impegno sociale (dalle associazioni per i familiari di malati di particolari malattie, all’Avis, ai donatori di midollo osseo, alle associazioni cattoliche di sostegno, alle associazioni di volontariato che offrono aiuto e compagnia alle persone che ne hanno bisogno, alle associazioni che si dedicano ad accompagnare i disabili, alle associazioni umanitarie religiose e laiche che fanno iniziative benefiche, alle associazioni contro la violenza sulle donne, ecc)
far parte e contribuire attivamente alle iniziative di associazioni ed organizzazioni locali (ad esempio: le pro-loco, le cooperative di abitazione locali, il gruppo alpini locale, ecc)
coinvolgere e far partecipare altre persone, anche giovani, alle attività di volontariato che si svolgono
offrire aiuto e compagnia a parenti e amici che hanno bisogno di assistenza
essere utili a persone anziane non autonome che si conoscono (ad esempio: aiuto nel lavoro domestico, fare loro la spesa, un sorriso e un dialogo, ecc)
dare consigli ai giovani e comunicare con loro per aiutarli nelle loro scelte
prestare gratuitamente la propria opera professionale (ad esempio: un medico che fa volontariato in un centro di accoglienza per bambini, un ex insegnante che partecipa a progetti di gestione scolastica, ecc)
far parte di associazioni culturali e partecipare attivamente alle loro iniziative (ad esempio: incontri pubblici di dibattito, rilegatura e restauro libri, incontri di lettura, corsi, ecc)
essere soci volontari del soccorso e partecipare alle iniziative della protezione civile
fare volontariato sul fronte alimentare (ad esempio: portare aiuti alimentari in altri Paesi, fare raccolta di alimenti da distribuire attraverso il “banco alimentare”, ecc)
dedicarsi ad iniziative che favoriscono lo sport (ad esempio: dirigere una squadra senza compenso, partecipare alle attività di un’associazione sportiva che si dedica alle persone svantaggiate, fare la manutenzione di un campetto di calcio di quartiere, ecc)
contribuire a migliorare il tenore di vita delle persone straniere in difficoltà (dare vestiti smessi, aiutare a cercare un lavoro, ecc)
fare donazioni ad associazioni benefiche e di volontariato
organizzare eventi (cene, feste, incontri, mercatini, ecc) per dare il ricavato in beneficenza
scrivere gratuitamente su giornali locali
seguire la vita della parrocchia e rendersi disponibili
accettare incarichi in associazioni di volontariato per rispondere ad uno slancio interiore di donazione agli altri
concepire il volontariato anche come fonte di arricchimento personale e come modo per dare un senso a questa età
Aiutare gli anziani di famiglia a scrivere le memorie che si vogliono lasciare ai nipoti come ricordo