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Tempo di coraggio e utopia

Ho sessantaquattro anni e non sono vecchio o almeno non mi sento tale. Io vorrei stare ancora in mezzo alle persone, aggrapparmi a quello che accade. Ci sono risvegli che sono uguali a quelli dei trent’anni, pieni di amore, pieni di fame, pieni di voglia di stupire e di stupirmi, ma di andare all’università della terza età o in un centro anziani a giocare a tressette rimpiangendo il passato, proprio non mi va. Che poi a tressette io non so nemmeno giocare. E non mi va neppure di rifugiarmi in un cinema a vedere film pornografici e farmi tenere compagnia da tutta quella carne spiaccicata sullo schermo. Che infinita tristezza.

Io sono un uomo i cui pensieri, le cui paure sono di pura semplicità. I miei soldi sono contati, la mia casa è dignitosamente piccola, i miei sogni sono come i sogni di chi da sveglio litiga con la realtà nemica e un po’ perfida. Alla mia età nessuno è sicuro di niente ma tutti sperano in qualcosa, e anch’io. Magari qualcosa piena di aspettative ma anche di dubbi. E anche per me si fa più forte il sospetto che i giorni possano contenere ancora qualche sorpresa e non debba rimanere fermo e dignitoso a farmi sfuggire dalle mani la sabbia della mia clessidra.

Ci sono giorni interi che se ne vanno come in uno sbadiglio, anni che durano il tempo di una gita scolastica e ci sono minuti che possono contenere tre generazioni. La vita è così interessante che mi piacerebbe restare qui per sempre solo per vedere cosa succede, come va a finire. La vita è bella ad ogni età con i suoi chiodi, le sue nuvole, le sue carezze.

    3 Comments

  1. grazia
    2017/06/10 at 16:52

    Ciao Giuseppe,
    io sono Grazia di “Ho trovato la mia giusta dimensione” pubblicato anche su Osservatorio Senior. Mi riconosco completamente in quello che provi, purtroppo gli anni passano ma mi emoziono ancora quando sento una canzone degli anni 80 oppure quando rivedo le piccole 500 (quelle vere autentiche!)passare per qualche mostra di auto d’epoca!
    Fai bene a sperare e a sognare, è giusto perché questa nostra parte di vita è molto importante poichè vissuta con la consapevolezza dell’età e la spensieratezza intatta dei nostri 20 anni. Sarà che fra un po’ anche io smetterò di lavorare, ma sto facendo progetti e ogni giorno sempre di più. Certamente non mi vedranno in discoteca e nemmeno al centro anziani, senza però criticare e rispettando chi invece ne sente la necessità. Ho voglia di natura, di aria fresca, di risvegli senza orario, di poche e nuove amicizie concrete e certamente spero di essere in buona salute!
    La speranza ci aiuta ad andare avanti nella direzione giusta anche se pure per me qualche giorno è più malinconico degli altri. Capita, è umano. Ma la vita vale la pena di viverla appieno, serenamente, anche senza strafare o essere quello che non siamo per fare contenti gli altri. Io non lo faccio più da tanto tempo e sto benissimo. Ti auguro di continuare ad essere così e di trovare la tua giusta dimensione.

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  2. maria luisa
    2017/06/10 at 21:21

    ho letto con interesse il tuo …rimpianto….,quanta semplicità e dolcezza nel dire e non dire. Condivido pienamente i tuoi dubbi e le tue timide certezze. Io combatto da sei anni ( da quando ho perso mio marito) a trovare un senso alla mia vita e a riempire la mia solitudine , scelgo cose fattibili e semplici, dall’accudimento ai miei nipoti a piccoli viaggi culturali. ho cercato di riprendere a vivere facendo tutto quello che avrei fatto se fossi ancora con mio marito. ma non ci nascondiamo dietro una apparente forza e normalità….quando i nostri ricordi aumentano ed il passato e’ sempre più ricco a discapito di un futuro limitato, allora dobbiamo prendere atto che solo chi e’ nella nostra condizione può capire. Può invecchiare il corpo ( anche se si riesce a mascherare bene i segni del tempo ) ma il cuore , la mente , i desideri e i sogni sono quelli di sempre….non hanno tempo o età e forse anche il tempo e’ una convenzione, quello che conta sono i momenti di gioia e felicità che possiamo avere sempre indipendentemente dal colore dei nostri capelli…..Ma come e’ difficile a volte far capire cosa ci può rendere sereni e felici…….spesso siamo fraintesi

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    • francesca
      2018/01/14 at 12:34

      chiamasi…bisogno di amore, semplicemente amore, quello fatto di risate ,di complicita’, di interessi in comune di spensieratezza, piu’ leggo e piu’ mi rendo conto di quanti siamo nel cercare un conforto….odio internet..ma mi ritrovo a scrivere.. vivo a roma, non sarebbe meglio incontrarci per vedere se tutti insieme possiamo inventarci qualcosa?

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