Scrive Fabio: Non so se devo considerarmi fortunato o sfortunato. Probabilmente più la prima che la seconda, però ho avuto anch’io le mie sventure. Tre anni fa mi hanno trovato un polipo all’intestino, mi hanno operato e da allora mi devo controllare sempre su tutto quello che mangio. Ma soprattutto ho perso mia moglie, ormai dieci anni fa, che ha sofferto a lungo prima di andarsene e che mi ha lasciato un grande vuoto dentro. Per rimettermi in piedi ce n’è voluto, però la vita va avanti, mi sono fatto forza e adesso mi posso definire un sereno pensionato che sa apprezzare qual che ha. Ad esempio, sono in pensione da qualche anno e ogni mese ricevo dallo Stato 1800 euro, che non è una grande cifra ma quando faccio i confronti con le cifre delle pensioni medie che leggo sui giornali o con le incertezze dei più giovani, mi sembra di essere dalla parte dei fortunati e comunque per il mio tenore di vita sono sufficienti. E anche la salute, a parte l’inconveniente che raccontavo prima, non mi ha abbandonato e mi consente di fare ancora una vita quasi normale. Mi rendo conto ogni mattina che la vita vale la pena di godersela veramente quando faccio le due cose che mi danno più soddisfazione. Da quando sono in pensione sono venuto a vivere in una cittadina di mare e di buon mattino faccio una corsetta sulla spiaggia, ad andatura leggera ma non meno di mezz’ora, se riesco a convincere qualcun altro vado in compagnia, se no da solo. Poi torno a casa, faccio colazione abbondante e la seconda cosa che mi godo ogni giorno è la passeggiata che faccio con il mio cane, un bastardino a cui sono molto affezionato e con cui m’intendo a meraviglia. Poi il pomeriggio leggo, navigo in internet o mi vedo con degli amici. Troppo poco? No, secondo me basta per essere contenti. In foto: signore con cane