Posts Tagged: vita interiore

Sulla via della saggezza ?

Sono Silvia, ho appena compiuto 69 anni in buona salute. Abito in una bella cittadina del Piemonte, e vivo in una palazzina, sola, in un grande appartamento di quattro stanze, confinante col giardino di una villa, vicino al centro storico, al terzo piano. Ho sempre saputo che non avrei potuto godere per sempre di quest’abitazione che amo molto, perché non c’è l’ascensore. Ora si è liberato un piccolo alloggio di proprietà di mio genero, quinto piano con ascensore, sarò più vicina a mia figlia e ho deciso di andarci ad abitare. Lo stiamo ristrutturando: sarà un open space più camera da letto , servizi e una grande terrazza. Mia figlia, architetto, mi sta dando i migliori suggerimenti, ma naturalmente devo lasciare molti mobili, molte cose, molti ricordi. Pazienza la mia collezioni di zuccheri dei bar più prestigiosi ( sto incominciando ad usare le bustine doppie..) ma i libri, le giacche, i vestiti, le stoviglie che ho qui in armadi e librerie che dovrò abbandonare?
Leggo sulla stampa che i baby boomer in America lasciano le villette con giardino e tornano a vivere nei centri cittadini, adattandosi a vivere in meno spazio, per tagliare le spese di trasporto e di riscaldamento. E’ il downshifting . Secondo Wikipedia si tratta di un “comportamento sociale o una tendenza collettiva , per cui gli individui adottano modi di vita più semplici, per sfuggire al materialismo ossessivo, per ridurre lo stress e i danni psichici che ne derivano”
Certo è un comportamento positivo quando avviene per scelta volontaria, meno se sei costretto a ridurti a causa di un cambiamento di stile di vita dovuto a minori introiti.
Non è il mio caso, per fortuna, e allora, rinfrancata dal far parte dell’attualità, devo darmi delle regole ferree: avrò una sola libreria, perciò i libri che ho pochissime probabilità di aprire li donerò a piccole biblioteche dei paesi vicini, che ho già contattato; vestiti , giacche, pantaloni e scarpe ne terrò due o tre per stagione e qualità, i più belli e recenti e che porto veramente; avrò una piccola cucina, perciò farò scatoloni di stoviglie per Associazioni che li vendono o li riusano; non avrò più lo studio, e allora via una delle due scrivanie, quella antica, più bella o quella moderna più grande e funzionale? Ma …Poi tante cose via nella raccolta differenziata, senza pietà. Terrò solo le cose a cui tengo di più, che mi sono consentite dagli armadi e dagli spazi che ho, tanto i ricordi sono dentro di me e quelli nessuno me li può far buttare.
Mi sento sulla via della saggezza, sarà vero?  Sopra: una bella foto inviata da Silvia

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Ricordi e sogni

Scrive Annalisa: Ma sarà normale ? Capita anche a voi che sempre più spesso affiorano dalla memoria dei ricordi vivi di quando si era bambini e che i sogni sono popolati da personaggi dell’infanzia ?
E’ una cosa che mi succede via via più intensamente da qualche anno. Finché lavoravo e avevo le giornate strapiene la mia mente non aveva proprio nessuno spazio per aprirsi a ricordi e quando andavo a letto non facevo in tempo ad appoggiare la testa sul cuscino che già dormivo, di un sonno pesante di stanchezza, in cui nemmeno i sogni me li ricordavo al risveglio la mattina. Da quando ho smesso di lavorare invece la mente è più libera sia di giorno che di notte e si affolla di cose antiche. Mio nonno che mi accompagna al parco a raccogliere le foglie e le castagne. Lo spazio dove andavo a giocare con le altre bambine dell’isolato, che ogni tanto si riempiva di pecore, mentre adesso credo che nello stesso posto ci sia una mezza autostrada. Persino la mia bambola preferita, che ci portavamo via a vicenda io e mia sorella. E soprattutto, ricorrente, il sogno di un’altalena, anzi di me che mi dondolo sull’altalena: me la ricordo quell’altalena, tutta cigolante, su cui ero capace di rimanere per ore.
Bello, bellissimo, ma sarà normale ? Capita anche a voi ? Un po’ mi preoccupo che mi vengono fuori solo questi sguardi all’indietro e nessuna fantasia in avanti.

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